Il violino è uno strumento musicale della famiglia degli archi, dotato di quattro corde accordate ad intervalli di quinta. Il musicista che suona il violino è detto violinista; l'artigiano che lo costruisce o lo ripara è il liutaio.
Si tratta dello strumento più piccolo e dalla tessitura più acuta tra i membri della sua famiglia. La corda più bassa (e quindi la nota più bassa ottenibile) è il sol2, il sol subito sotto al do centrale del pianoforte (do3); le altre corde sono, in ordine di frequenza, il re3, il la3 e il mi4.
Le parti per violino utilizzano la chiave di violino (chiave di sol).
Fino al XVIII secolo, a seconda della tessitura dello specifico brano o frammento musicale, veniva usato un grande numero di chiavi secondarie: chiave di basso all'ottava superiore, contralto, mezzosoprano, soprano, e chiave di violino francese.
Il più noto violinista di tutti i tempi fu l'italiano Niccolò Paganini, nato a Genova nel 1782 e morto a Nizza nel 1840. Anche molti tra i liutai più famosi e apprezzati del mondo sono italiani: si ricordano Antonio Stradivari, Giovanni Paolo Maggini, Giovanni Battista Guadagnini ed inoltre le storiche dinastie degli Amati, dei Guarneri e dei Testore.
Il violino, essenzialmente, è costituito dalla cassa armonica e dal manico, innestato nella parte superiore della cassa; tutte le parti sono di legno infatti il piano armonico, la catena, l'anima e altri piccoli rinforzi interni alla cassa si costruiscono con l'abete rosso (Picea abies (L.) H. Karst.), un legno leggero ma molto resistente ed elastico, adatto a trasmettere le vibrazioni, che a questo scopo è selezionato di venatura diritta e regolare.
Nel piano sono ricavate le uniche due aperture della cassa, due fessure chiamate effe perché hanno la forma di quella lettera dell'alfabeto nella scrittura corsiva.
Internamente, incollata per circa quattro settimi della lunghezza totale della tavola armonica, è situata la catena, un listello in legno di abete, lavorato e sagomato in modo che aderisca perfettamente alla curvatura interna del piano. Essa contribuisce a distribuire la pressione generata dalle corde tese e a favorire la propagazione delle vibrazioni prodotte dalle corde lungo tutto il piano armonico.
Tavola armonica e fondo sono collegati tra loro, oltre che dalle fasce, anche da un listello cilindrico di abete di circa 6 mm di diametro, detto anima, posto all'interno della cassa armonica. L'anima è incastrata (non incollata) fra tavola e fondo in una precisa posizione, vicino al "piede destro" del ponticello; serve a trasmettere le vibrazioni al fondo dello strumento e, anch'essa, interviene distribuendo sul fondo la pressione impressa dalle corde. Il posizionamento corretto dell'anima è fondamentale per ottenere la migliore qualità sonora ed il giusto equilibrio timbrico e di intensità fra le 4 corde.
Nella cassa armonica è innestato superiormente il manico, di acero, che termina nella cassetta dei piroli (o cavigliere), ornata superiormente da un fregio a intaglio, chiamato riccio. Sulla faccia superiore del manico è incollata la tastiera, di ebano, sulla quale le corde vengono premute con le dita.
Le estremità superiori delle corde vengono avvolte attorno ai piroli o bischeri, inseriti nel cavigliere. Essi servono a tenderle e modificarne la tensione e si usano quindi per accordare lo strumento. Le corde passano su un sostegno all'inizio del manico, chiamato capotasto; scorrono al di sopra della tastiera e si appoggiano sul ponticello, una lamina verticale mobile, in legno di acero, che trasmette la vibrazione delle corde al piano armonico; vanno infine a fissarsi alla cordiera, collegata, per mezzo di un cavo, al bottone. Il ponticello ha due funzioni: trasmette le vibrazioni sonore alla cassa armonica, dove vengono amplificate e riflesse, uscendo infine dalle effe, e mantiene le corde in una posizione arcuata, permettendo così all'archetto di toccare una corda per volta.
Un violino di dimensioni tradizionali è denominato intero o 4/4, ed è destinato a strumentisti che hanno raggiunto il fisico da adulto; la sua lunghezza complessiva è generalmente di 59 cm, mentre lo standard per la lunghezza della cassa armonica è di 35,6 cm; questa dimensione è una regolamentazione delle esperienze dei costruttori del periodo della liuteria classica, presso i quali può variare dai 34 cm (il cosiddetto "violino 7/8") ai 38 cm[7]. I violini di Antonio Stradivari hanno la cassa armonica lunga più di 36,2 cm nel periodo "sperimentale" (1691-1698), mentre si assestano tra i 35 ed i 35,8 nella maturità[8].
I bambini che suonano il violino utilizzano strumenti di dimensioni ridotte, i quali, pur avendo le varie parti proporzionalmente più piccole, sono funzionalmente identici ai violini di dimensioni normali. Questi strumenti sono realizzati nei tagli di tre quarti (corrispondente a una lunghezza della cassa da 32 a 34 cm), mezzo (da 30 a 32 cm), e così via fino al sedicesimo.
Occasionalmente, un adulto di piccola corporatura può usare un violino 7/8, anziché uno di dimensioni standard; questi strumenti, talvolta chiamati "violini da donna", hanno una cassa armonica lunga 34–35 cm.
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