Il flauto traverso è un genere di flauto, strumento musicale della famiglia dei legni, quindi un aerofono.
Il suo nome (anticamente traversiere o traversa) deriva da traverso proprio perché si suona di lato. Nella sua forma moderna, il flauto traverso è costruito normalmente in metallo. Ha forma cilindrica nel corpo centrale e nel trombino, leggermente conica nella testata. L'esecutore, detto flautista, suona soffiando nel foro d'imboccatura e azionando un numero variabile di chiavi (aperte o chiuse), che aprono e chiudono dei fori praticati nel corpo dello strumento, modificando così la lunghezza della colonna d'aria in vibrazione contenuta nello strumento stesso e quindi variando l'altezza del suono prodotto.
L'emissione del suono è dovuta all'oscillazione della colonna d'aria che, indirizzata dal suonatore sull'orlo del foro d'imboccatura, forma vortici che ne provocano l'oscillazione dentro e fuori dal foro mettendo in vibrazione l'aria all'interno dello strumento.
La forma moderna del flauto (cilindrico, a dodici o più chiavi) è dovuta alle modifiche applicate ai flauti barocchi (a loro volta derivanti da più antichi flauti a sei fori) dal tedesco Theobald Boehm (1794-1881) e ai successivi perfezionamenti ideati dai fabbricanti di scuola francese.
Il più usato dei flauti (flauto traverso in Do) possiede un'estensione che va dal Do centrale (Do3) o da un semitono sotto Si2 fino al Re6 e comprende quindi più di 3 ottave.
I flauti moderni possono raggiungere un'estensione di tre ottave e mezza, e alcuni flautisti sono in grado di andare oltre e di emettere il Sol6.
Esistono svariati tipi di flauti che si differenziano, oltre che per il materiale, per alcuni aspetti meccanici ed estetici. La famiglia dei flauti traversi ha diversi componenti:
l'ottavino, in Do (mancano però le due chiavi per il Do e Do♯ bassi), che, come indica il nome stesso, produce suoni più acuti di un'ottava rispetto al flauto ordinario (ma ne esiste anche una versione in Re♭);
il flauto soprano, in Sol (un'ottava più acuta del flauto contralto), in Fa e in Mi♭; questi flauti combinano le caratteristiche dell'ottavino con quelle del flauto ordinario;
il flauto traverso (flauto da concerto), in Do;
il flauto tenore (o flauto d'amore), in Si♭ (notare la strana denominazione che lo vorrebbe più basso del flauto contralto);
il flauto contralto in sol; è (come tutti gli strumenti non in Do) uno strumento traspositore perché suonando la nota corrispondente al Do si produce il Sol alla quarta inferiore;
il flauto basso in Do (un'ottava più grave del flauto ordinario);
il flauto contrabbasso in Sol (un'ottava più grave del flauto contralto), chiamato anche – dalla traduzione inglese – Contra-alto;
il flauto contrabbasso in Do (due ottave sotto l'ordinario);
il flauto subcontrabbasso in Sol (doppio contra-alto) o in Do (doppio contrabbasso);
il flauto iperbasso in Do.
I flauti di uso comune sono, oltre il flauto ordinario, il flauto contralto, l'ottavino, e molto più raramente il flauto basso in Do.
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